IPOCONDRIA

L’ipocondria  o ansia per la salute è un disturbo caratterizzato di eccessiva, persistente e sproporzionata preoccupazione per la salute. La persona ipocondriaca impegna molto tempo ed energie a pensare e compiere azioni riguardanti la propria salute o il proprio stato psico-fisico. Ad esempio svolge accurati controlli del proprio corpo, cerca costantemente aiuto o rassicurazioni sui propri sintomi rivolgendosi a medici, professionisti e familiari o reperendo continuamente informazioni su internet. L’eccessivo bisogno di rassicurazione rispetto la propria salute alimentato da continue ricerche, confronti e controlli non viene mai soddisfatto pienamente innescando il circolo vizioso della patologia e l’aumento della sintomatologia psico-fisica. Tale circolo vizioso può inficiare il funzionamento lavorativo, familiare e sociale dell’individuo compromettendo la qualità della vita (clicca qui per approfondimenti). I sintomi caratteristici del disturbo (riferibili nel DSM-5 ai criteri diagnostici del Disturbo da sintomi somatici e al Disturbo da ansia di malattia, a seconda che vi sia o meno la presenza di sintomi somatici) sono la presenza di pensieri, sentimenti o comportamenti eccessivi rivolti a i sintomi somatici o a preoccupazioni sulla salute. In particolare, le persone affette da ipocondria sono caratterizzate da:

Marcata preoccupazione di avere una grave malattia, che può essere accompagnata o meno da sintomi somatici;

-Livelli elevati di ansia per il proprio stato di salute;

-Costante e intensiva messa in atto di comportamenti correlati alla salute o di evitamenti disadattivi;

-Eccessivo dispendio di tempo e di energie in funzione di preoccupazioni riguardanti la salute.

L’eccessiva preoccupazione per le malattia affonda le sue radici nella storia degli apprendimenti personali (ad esempio esperienze personali e familiari di malattia o apprendimenti errati riguardanti il concetto di salute) possono condurre allo sviluppo di un’ansia o preoccupazione esagerata connessa ad una visione di se stessi come “più vulnerabili” o più soggetti a dolore e mortalità rispetto agli altri. In particolare la persona ipocondriaca sviluppa caratteristiche specifiche connesse alle tre componenti: cognitiva, emotiva e comportamentale.

La sfera cognitiva è principalmente caratterizzata da:

  • Preoccupazione costante ed eccessiva per il proprio corpo;
  • Convinzione di contrarre con molta probabilità diverse malattie;
  • Pensieri ricorrenti su sintomi di malattie e le loro conseguenze sulla salute;
  • Eccessiva auto-osservazione delle funzioni corporee con una tendenza a interpretarle come segni di malattia;
  • Focalizzazione dell’attenzione in modo selettivo sulle conseguenze negative dei sintomi o della malattia.

La sfera emotiva e fisiologica è caratterizzata principalmente da:

  • Stato di Ansia;
  • Paura sproporzionata rispetto alla situazione reale;
  • Umore altalenante.

Sul piano comportamentale la persona ipocondriaca manifesta:

  • Comunicazioni e confronti frequenti sul tema della malattia e dei sintomi con altre persone;
  • Ricerca continua di informazioni attraverso diverse fonti;
  • Comportamenti ripetitivi di controllo del proprio corpo o di parti di esso;
  • Comportamenti e atteggiamenti che esprimono la condizione di essere malato;
  • Frequenti visite mediche specialistiche.

La persona ipocondriaca si concentra per la maggior parte del tempo sull’esperienza di essere malato e sulla condizione di persona vulnerabile alle malattie. La focalizzazione sul proprio corpo o sulle proprie sensazioni corporee conduce all’amplificazione di quest’ultime e all’interpretazione errata di normali segnali di modificazione psicofisiologica. Di conseguenza, i normali cambiamenti psicofisiologici dell’organismo vengono considerati segnali di malattia amplificando le stesse sensazioni e confermando il proprio stato di fragilità. Per tale ragione un aiuto psicologico può derivare dall’ interruzione di comportamenti disfunzionali come i controlli e le continue richieste di rassicurazione e dalla di modificazione delle credenze disfunzionali relative alla “vulnerabilità personale” e al concetto di salute.